Un tour in bicicletta (o e-bike), alla portata di tutti. L’ideale per visitare i simboli di Mondovì, assaggiare i paesaggi della Langa nella sponda monregalese, impreziosita dall’arte che compare ad ogni svolta lungo la via delle Cappelle. Si passa per i castagneti delle Alpi Marittime, rientrando poi in vista del celebre e imponente Santuario di Vicoforte per immergersi nella natura fresca della “Gherzegna”, con i suoi frutteti. Il tour l’arte sulle Langhe monregalesi si affronta con poco dispendio di energie ed è studiato minuziosamente per poter visitare un territorio unico.
Difficoltà: Facile
Mezzo: bicicletta muscolare o pedalata assistita (e-bike)
Lunghezza totale: 25 / 30 Km.
Dislivello: Modesto, 500 metri
Comuni: San Michele, Vicoforte, Briaglia, Mondovì. Sulla via Napoleonica (linea gialla sulla nostra mappa). In bassa valle.
Punti di interesse: Visita guidata alla “Cioccolocanda” (sito internet www.cioccolocanda.it) e (su prenotazione) Magnificat (clicca qui).
Partenza: Si può partire sia da Mondovì che dal piazzale antistante il Santuario di Vicoforte. Itinerario fruibile per 8/9 mesi all’anno. Si transita in parte sul “Sentiero Landandè“.
Periodo consigliato: da marzo a novembre.
Per chiarimenti e aggiornamenti in tempo reale sulle condizioni del percorso si consiglia di far riferimento al numero +39.3386979992 – Giovanni Chiera, accompagnatore Cicloturistico Regione Piemonte (65/19)
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Granda Bike Tour
Via Nazionale 2, 12080 San Michele Mondovì (CN)
Tel. +39.3386979992
Dal 2015 l’ascesa per chi visita il Santuario non è solo spirituale e artistica ma anche visiva. Grazie a Magnificat, l’esperienza proposta da Kalatà, l’associazione che si occupa di promozione turistica ed eventi culturali. “Magnificat” è una vera e propria esperienza all’interno del Santuario, che conduce il visitatore a scoprirne i luoghi più suggestivi e affascinanti, salendo attraverso la cupola, per affacciarsi dalla prima balconata alla base dell’affresco. Lassù basta alzare la testa per essere immersi nelle pitture. Ed abbassarla per abbracciare in un unico, vastissimo, colpo d’occhio la magnificenza della chiesa. Si sale ancora, fino al cupolino, a 75 metri di altezza, un percorso attraverso cui è possibile toccare con mano tratti della storia del santuario e scoprire il lavoro necessario per preservare questo fragile gioiello. Il percorso si conclude con l’affaccio sull’esterno, per ammirare la corona delle alpi e delle colline che circondano un luogo di bellezza e pace.
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