Vittorio Bersezio e Pietro Toselli, figli illustri di Peveragno
Pietro Toselli e Vittorio Bersezio, un militare e un uomo di lettere. I figli più illustri di Peveragno.
L’uno è stato un generale del Regio Esercito, combattè contro l’Etiopia e perse la vita ad Amba Alagi. La sua morte è rimasta scolpita nella storia, la morte di un uomo che, nel momento più difficile, coprì la ritirata dei suoi e rimase solo, esposto al fuoco della fucileria nemica, che ad un certo punto smise anche di sparare, ammirata dal coraggio di quell’italiano.
Vittorio Bersezio invece fu tra i fondatori della Gazzetta Piemontese, di cui fu il primo direttore, che poi sarebbe diventata il quotidiano “La Stampa” e fu un prolifico autore e drammaturgo: tra le altre cose scrisse quelle “Miserie d’ Monsù Travet” che aprirono la strada alle traversie del Fantozzi di Paolo Villaggio.
Peveragno ha dedicato il Centro Culturale Ambrosino, polo culturale principale della città, alla memoria di queste due grandi figure, allestendo un museo che viene aperto regolarmente ad ogni evento e che è visitabile su prenotazione, in cui sono custoditi i cimeli della vita di questi due grandi del passato.
Il Museo, inaugurato nel 2014, ospita alcuni oggetti, donati dalla figlia del commediografo (il pennino e il calamaio, il cappello, la maschera funebre) oltre a documenti e un’ampia collezione di immagini e video, utili a ricostruire la vita di Bersezio e, ancora di più, a ricostruire il contesto storico in cui si mosse e operò. È molto interessante, soprattutto per i peveragnesi, la sezione legata agli eventi berseziani che, negli anni, si sono tenuti in paese, con fotografi e e testimonianze.
Il Museo è aperto in occasione degli eventi principali del calendario del paese, ma è visitabile a richiesta da chiunque lo desideri, tramite una richiesta alla Biblioteca.